Credito d'imposta Ricerca & Sviluppo: cos'è e come funziona

Il credito di imposta Ricerca e Sviluppo è stato confermato dalla Finanziaria 2020. In attesa dei decreti attuativi previsti con la Manovra, riassumiamo la normativa vigente, valida per le spese sostenute nell’anno 2019.
BENEFICIARI
Il credito d’imposta per le attività di Ricerca e sviluppo è un’agevolazione prevista per tutte le imprese, indipendentemente dalla loro forma giuridica, dal settore economico di competenza e dal regime contabile adottato, purché effettuino investimenti in attività di ricerca e sviluppo.
TIPOLOGIE DI RICERCA AMMISSIBILE

  • Lavori sperimentali o teorici volti all’acquisizione di nuove conoscenze senza che siano previste applicazioni o usi commerciali diretti;
  • Attività di ricerca o di indagine volte ad acquisire nuove conoscenze per mettere a punto nuovi prodotti, processi o servizi o migliorare prodotti, processi o servizi esistenti;
  • Acquisizione, combinazione, strutturazione e utilizzo delle conoscenze e capacità esistenti di natura scientifica, tecnologica e commerciale (e di altro tipo) allo scopo di produrre piani, progetti o disegni per prodotti, processi o servizi nuovi, modificati o migliorati. Può trattarsi anche di altre attività destinate alla definizione concettuale, alla pianificazione e alla documentazione concernenti nuovi prodotti, processi o servizi; tali attività possono comprendere l’elaborazione di progetti, disegni, piani e altra documentazione, inclusi gli studi di fattibilità (che possono essere condotti anche in altre fasi della ricerca), purché non siano destinati ad uso commerciale;
  • Produzione e collaudo di prodotti, processi e servizi, a condizione che non siano impiegati o trasformati in vista di applicazioni industriali o per finalità commerciali;

Non si considerano attività di ricerca e sviluppo le modifiche ordinarie o periodiche apportate a prodotti, linee di produzione, processi di fabbricazione, servizi esistenti, anche quando tali modifiche rappresentino dei miglioramenti.
COSTI AMMISSIBILI
(validi per spese a partire dall’1/1/2019, per gli esercizi precedenti si applica la normativa precedente alla Legge di Bilancio 2019)
personale dipendente titolare di un rapporto di lavoro subordinato, anche a tempo determinato, direttamente impiegato nelle attività di ricerca e sviluppo;
contratti stipulati con università, enti di ricerca e organismi equiparati per il diretto svolgimento delle attività di ricerca e sviluppo ammissibili al credito d’imposta; Contratti stipulati con imprese residenti rientranti nella definizione di start-up innovative e con imprese rientranti nella definizione di PMI innovative, per il diretto svolgimento delle attività di ricerca e sviluppo ammissibili al credito d’imposta, a condizione, in entrambi i casi, che non si tratti di imprese appartenenti al medesimo gruppo dell’impresa committente.
personale titolare di un rapporto di lavoro autonomo o comunque diverso dal lavoro subordinato, direttamente impiegato nelle attività di ricerca e sviluppo contributo;
quote di ammortamento delle spese di acquisizione o utilizzazione di strumenti e attrezzature di laboratorio, con un costo unitario non inferiore a 2 mila euro al netto dell’imposta sul valore aggiunto;
contratti stipulati con imprese standard che non rientrano nella classificazione di PMI innovative e di start up innovative, per il diretto svolgimento delle attività di ricerca e sviluppo ammissibili al credito d’imposta, a condizione che non si tratti di imprese appartenenti al medesimo gruppo dell’impresa committente;
competenze tecniche e privative industriali (brevetti) relative a un’invenzione industriale o biotecnologica, a una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietà vegetale, anche acquisite da fonti esterne.
materiali, forniture e altri prodotti analoghi direttamente impiegati nelle attività di ricerca e sviluppo anche per la realizzazione di prototipi o impianti pilota relativi alle fasi della ricerca industriale e dello sviluppo sperimentale. L’impresa può decidere di non sfruttare questa nuova spesa ammissibile nel caso in cui l’inclusione del costo di tali beni tra le spese ammissibili comporti una riduzione dell’eccedenza agevolabile.
TIPOLOGIA DI AGEVOLAZIONE
Il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del 25% della spesa incrementale ossia, della spesa in attività di R&S sostenuta in eccedenza rispetto alla media di quella realizzata nei tre periodi di imposta precedenti a quello in corso al 31 dicembre 2015. Le sole voci di spesa relative al personale dipendente titolare di un rapporto di lavoro subordinato e ai contratti stipulati con università, enti di ricerca e organismi equiparati, startup innovative e PMI innovative, beneficiano di un’agevolazione pari al 50% delle spese sostenute. L’importo massimo annuale riconosciuto è pari a 10 milioni di euro per ciascun beneficiario. La soglia minima di spesa in attività di R&S deve essere pari, almeno, a 30 mila euro in ciascun periodo di imposta in relazione al quale si intende fruire dell’agevolazione.
MODALITA’ DI FRUIZIONE DEL CREDITO DI IMPOSTA
Il credito d’imposta deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi ed è utilizzabile esclusivamente in compensazione, a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in cui sono stati sostenuti i costi.
PREFINAPARMA è a disposizione per la predisposizione della documentazione obbligatoria.
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