Bonus Transizione 5.0: linee guida dal MIMIT con esempi di calcolo
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) ha recentemente pubblicato un’importante circolare operativa che fornisce dettagli tecnici e chiarimenti sulla corretta applicazione del nuovo credito d’imposta “Transizione 5.0”.
Questo incentivo, introdotto dall’articolo 38 del Decreto Legge 19/2024 e parte del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), mira a promuovere la trasformazione digitale ed energetica delle imprese. Le agevolazioni sono destinate a investimenti effettuati tra il 1° gennaio 2024 e il 31 dicembre 2025, che comportino una riduzione dei consumi energetici di almeno il 3% per la struttura produttiva o del 5% per i processi interessati (Clicca qui per maggiori dettagli).
Requisiti e Beneficiari
Il bonus è accessibile a tutte le imprese residenti in Italia e alle stabili organizzazioni, indipendentemente dalla loro forma giuridica, settore economico o dimensione. Tuttavia, sono escluse le imprese in stato di crisi (liquidazione, fallimento, etc.) o quelle non in regola con la normativa sulla sicurezza e con i contributi previdenziali. La circolare del MIMIT chiarisce in dettaglio i requisiti per accedere al beneficio e i criteri per la determinazione dei consumi energetici, focalizzandosi sulla distinzione tra “struttura produttiva” e “processo interessato”.
Struttura produttiva e processo interessato
La “struttura produttiva” è definita come il sito produttivo (o l’insieme di unità locali contigue) che ha la capacità di realizzare l’intero ciclo produttivo o una parte di esso, con autonomia tecnica, funzionale e organizzativa. Per determinare il risparmio energetico, la circolare specifica che i consumi energetici della struttura produttiva coincidono con la somma dei consumi dei processi produttivi e dei servizi generali. Il processo produttivo invece sono le attività di trasformazione di una risorsa (input) in un prodotto o servizio (output).
In merito al processo è importantissima una nota riportata in circolare che specifica che se il processo è costituto da più linee produttive in parallelo interessate dai medesimi input e che producono il medesimo output, potrà essere considerato come processo interessato solo la parte oggetto d’investimento in progetti di innovazione, purché questa garantisca, in autonomia, la trasformazione dell’input nell’output del processo.
Analogamente, è possibile che il processo interessato coincida con un unico bene materiale purché questo garantisca, in autonomia, la trasformazione dell’input del processo nell’output del processo.
Esempi di calcolo del Credito d’Imposta
La circolare fornisce esempi pratici per il calcolo del credito d’imposta spettante. Ad esempio, per un progetto che coinvolge l’acquisto di beni materiali (come macchine utensili o robot) e immateriali (software), con una spesa ammissibile totale di 2,95 milioni di euro e una riduzione energetica del 10,78%, l’impresa può ottenere un credito d’imposta fino a 1,09 milioni di euro.
Se invece il progetto riguarda una struttura produttiva complessiva, con una spesa ammissibile di 1,208 milioni di euro, e una riduzione energetica del 6,53%, il credito d’imposta può ammontare a 488.000 euro. In entrambi i casi, il beneficio finale sarà ricalcolato in base ai costi effettivi dichiarati alla fine del progetto.
Il MIMIT ha infine annunciato che ulteriori chiarimenti sulle agevolazioni per gli investimenti in beni strumentali nuovi saranno forniti in una successiva circolare. Questi dettagli aggiuntivi saranno cruciali per le imprese che mirano a sfruttare appieno il potenziale del Bonus Transizione 5.0, allineando i loro progetti con gli obiettivi del paradigma “4.0” e massimizzando l’efficienza energetica e tecnologica delle loro operazioni.
La circolare rappresenta un passo importante verso l’attuazione pratica del Bonus Transizione 5.0, fornendo alle imprese italiane gli strumenti necessari per beneficiare delle agevolazioni previste e contribuire attivamente alla trasformazione digitale ed energetica del Paese.
Per maggiori informazioni è possibile contattare gli uffici di Prefina Parma ai seguenti riferimenti:
Davide Maestri | dmaestri@prefinaparma.it
Francesco Fontana | ffontana@prefinaparma.it
Tel. 0521.1792115